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Edizione provinciale di Perugia


AMATORI - Il Paciano fa dietrofront: annullata l’iscrizione

FILIPPO FELIGIONI

PERUGIA – Sembrava che l’ACD Paciano 1983 potesse fare da traino per la ripresa del campionato amatoriale UISP di Perugia, e invece così non è stato: dopo l’iniziale disponibilità alla ripresa del campionato, manifestata in un lungo post risalente al 30 maggio scorso, la società pacianese, come testimonia Riccardo Balestro (giocatore e segretario della società biancoblu), è tornata sui propri passi e ha rivisto la decisione di iscrivere la squadra alla stagione calcistica amatoriale 2020-2021.

L’ACD Paciano 1983 era una delle élites del calcio amatoriale perugino, nonostante fosse una realtà abbastanza giovane.
“La nostra società amatoriale è nata solo nel 2010, su iniziativa di un gruppo di ragazzi del paese e qualche anno più tardi si è unita alla società sportiva che militava nel campionato FIGC di Seconda Categoria, diventando l’unica squadra di calcio del nostro comune di appartenenza. Possiamo dire che combiniamo da sempre il calcio amatoriale con quello dilettantistico, che in fin dei conti si differenziano solamente per gli obiettivi: di solito il calcio dei dilettanti viene praticato sulla falsa riga di quello professionistico e le società tentano ogni anno di raggiungere degli obiettivi stagionali per salvaguardare i propri interessi, mentre nel calcio amatoriale si hanno intenti più sani e meno competitivi, come il divertimento e lo spirito di collettività. Anche tra gli amatori c’è tanto agonismo perché a tutti piace vincere, anche senza che ci sia nulla in palio, ma alla fine ogni rivalità sportiva si risolve con una bella cena alla fine dell’allenamento e della partita in compagnia degli avversari: è un momento di aggregazione che va oltre le rivalità del campo e che probabilmente manca nei campionati dilettantistici e professionistici”

La scorsa stagione stavate andando forte: prima della chiusura anticipata delle attività sportive eravate primi in classifica a poche giornate dal termine…
“Lo scorso anno siamo ritornati a giocare nel campionato perugino dopo due anni di trasferte in territorio senese e siamo stati felicissimi di poter tornare a casa, visto che la nostra scelta era stata dettata da problemi logistici e da alcune trasferte infrasettimanali insostenibili del calendario perugino. Ci siamo riambientati in fretta anche se avevamo iniziato la preparazione in ritardo, visto che abbiamo chiuso la stagione scorsa al primo posto dopo un’estenuante rincorsa, iniziata dopo due sconfitte di fila nelle prime due giornate di campionato. Siamo amareggiati per la decisione di annullare tutti i campionati perché mancavano veramente poche partite alla fine e speravamo comunque nell’assegnazione del titolo come premio per l’impegno dimostrato dai nostri ragazzi nel corso della stagione: ci consideriamo i vincitori morali del campionato 2019-2020. Come ho detto prima, nei campionati amatoriali non c’è grande differenza tra il primo e l’ultimo posto, quindi abbiamo accettato senza polemiche la decisione della lega, considerato anche la difficile situazione che ha coinvolto tutti”

Proverete a conquistare il titolo sul campo questa stagione?
“Stare lontani dal campo per via del lockdown ci aveva fatto venire tanta voglia di tornare a giocare per dimostrare a tutti che quel titolo era meritato e fin dal maggio scorso abbiamo dato la disponibilità a ripartire con la nuova stagione. Poi però abbiamo visto l’impennata dei contagi ad inizio autunno e ci siamo confrontati per prendere una decisione. Con il consiglio direttivo della società abbiamo deciso di ritirare la nostra iscrizione al prossimo campionato per non esporre i nostri atleti, i nostri dirigenti e le loro famiglie a ulteriori rischi di contagio perché pensiamo che i protocolli non siano sufficienti a garantire la sicurezza degli addetti ai lavori: basta guardare alla Serie A, che nonostante l’organizzazione monumentale e il controllo giornaliero continua a veder aumentare i contagi. Per i nostri standard questo protocollo è insostenibile: non ci sono strutture idonee, gli spogliatoi sono piccoli e gli impianti vengono condivisi con altre squadre e con i settori giovanili. Inoltre, anche le nostre disponibilità economiche sono molto ridotte rispetto a quelle delle categorie superiori, perché molte società sono autofinanziate dagli stessi tesserati e penso che tante altre squadre amatoriali decideranno di seguire la nostra decisione. Penso che continuare a giocare a questi livelli sia molto rischioso non solo per la salute di ognuno di noi, ma anche per le ripercussioni che un ipotetico caso di positività potrebbe avere nel nostro ambiente: se un positivo asintomatico venisse a giocare e contagiasse un avversario o un compagno di squadra arrecherebbe anche un danno economico all’azienda in cui lavora, poiché sarebbe costretto ad una quarantena di 10-14 giorni. Non credo che il gioco valga la candela, anche perché con queste condizioni precarie verrebbero meno la serenità, la spensieratezza e la voglia di giocare, che sono dei requisiti fondamentali per chi pratica delle attività sportive amatoriali”

La realtà di Paciano non finirà certo così. Come passerete questo periodo di attesa?
“Rimarremo sempre in stretto contatto nel nostro gruppo Whatsapp e terremo le scarpe da calcio sempre lucidate per poter scendere in campo non appena la situazione sarà tornata alla normalità. Quando l’emergenza sanitaria sarà terminata organizzeremo una grande festa con l’intera comunità di Paciano che ci supporta e ci fa sentire il suo appoggio da sempre: durante la manifestazione coinvolgeremo anche qualche personaggio famoso, ma non posso aggiungere altro per ora! Certamente non vediamo l’ora di poter tornare in campo per portare i valori e i principi che ci contraddistinguono da sempre e per regolare il conto in sospeso con il campionato UISP di Perugia. Non sarà facile stare lontani dal nostro impianto sportivo per un anno, ma quando torneremo sarà lì ad aspettarci, anche se ci dispiace che gli investimenti fatti dalla società e dal nostro comune, che ringrazio di cuore, non vengano sfruttati per questa stagione. Siamo un gruppo eccezionale e molto coeso, a cui piace stare insieme per divertirsi, che potrà sempre contare sulla guida di un mister esperto e capace di trasmettere una carica incredibile per tirare fuori il meglio da ognuno di noi: insieme supereremo anche questa sfida”

Nella foto di copertina, la squadra dell'ACD Paciano 1983

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  Scritto da Filippo Feligioni il 16/10/2020
 

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